08.08.2020 – In una lettera inviata al Ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini, L’ANFOLS (Associazione Nazionale Fondazioni Lirico Sinfoniche), attraverso le parole di Francesco Giambrone e Fulvio Macciardi, rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell’Associazione, intervengono sul settore della lirica in risposta alla lettera firmata dallo stesso Franceschini e pubblicata sull’edizione di domenica scorsa del SOLE 24 ORE.
“Abbiamo letto con piacere – commentano Giambrone e Macciardi – la sua lettera. Conforta leggere nelle sue parole il riconoscimento del grande sforzo che tutti noi abbiamo fatto in questi anni recenti per far sì che tutte le Fondazioni lirico-sinfoniche italiane cogliessero e utilizzassero gli strumenti di cambiamento che il legislatore ha introdotto”.
“Condividiamo allo stesso tempo – continuano – la sua volontà di prevedere una riforma che partendo da un complesso ragionamento di sistema comprenda in una riflessione unica fondazioni liriche, teatri di tradizione, teatri pubblici e privati, festival ed orchestre”.
“Veniamo – sottolineano Giambrione e Macciardi – da mesi duri e complessi. Eppure, il sistema dei teatri d’opera italiani ha dimostrato grande vitalità e capacità di reagire. La riapertura di tutti i teatri non era scontata, non è andata così in altre parti del mondo. Abbiamo fatto la scelta precisa di essere parte della ripartenza del nostro Paese. Questo difficile periodo ci ha fatto però capire ed ha confermato quanto il paradigma di algoritmi e numeri non può più essere l’unico strumento di valutazione delle nostre attività”.
“Proprio per questo – conclude la lettera – la nostra associazione ha in programma in autunno una sessione di riflessione comune, alla quale fin d’ora la invitiamo, aperta a tutti i soggetti che operano nel nostro comparto e che vogliamo coinvolgere, dagli artisti alle organizzazioni sindacali, dal mondo della cultura al mondo della politica. Sarà un momento importante per portare idee e riflessioni per quella riforma condivisa che lei stesso indica come una strada da seguire. Noi ci saremo, pronti a fare fino in fondo la nostra parte, come abbiamo fatto finora”.