Una giornata dedicata all’analisi ed alle prospettive del mondo dei concerti di musica popolare contemporanea che ha voluto dimostrare il ruolo determinante del settore su due diversi piani: quello socio-culturale e quello economico.
Al convegno, presentato da AssoConcerti con il patrocinio del Ministero della Cultura, non si è parlato solo di intrattenimento: la Musica dal Vivo è, infatti, un mezzo di comunicazione ed una forma d’arte che svolge una importante funzione sociale e rappresenta una notevole risorsa economica per l’Italia, costituendo una delle prime industrie culturali del Paese. Dietro uno spettacolo c’è una filiera di operatori, di
professionisti, di aziende che creano ricchezza e offrono opportunità di lavoro.
“Portare la musica popolare nel dibattito politico significa contribuire a porre al centro dell’attenzione del decisore pubblico quella che può essere considerata una delle più grandi industrie culturali del nostro Paese. Un settore che in termini di spettatori e di professionalità, di fatturato e di indotto è una risorsa e una ricchezza per l’Italia, che rappresenta quanto sia importante questa filiera in termini di lavoro, di occupazione, di inclusione sociale, di crescita. Sono temi che riguardano l’intero settore dello spettacolo dal vivo e che restituiscono il senso di un comparto che è fondamentale per il nostro Paese- ha dichiarato il Presidente dell’AGIS Francesco Giambrone -. Il tempo è maturo per immaginare anche nuove forme di sostegno alternative al Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo che rimane fondamentale e imprescindibile per tutte quelle realtà no profit che non possono reggersi sul mercato. Con il Governo si è lavorato, negli scorsi mesi, sul Codice dello Spettacolo che dovrà prevedere anche l’adozione di nuovi e innovativi strumenti normativi a supporto del comparto, oltre a quello già esistente del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo. È necessario pensare a una nuova forma di sostegno, come quella del Tax Credit per tutte le organizzazioni profit che sono in grado di operare sul mercato, di cui potrà beneficiare sia il settore della musica popolare sia quello dei teatri privati. Per questo è importante accelerare rispetto all’emanazione del Codice dello Spettacolo”.
“Il nostro settore ha sempre prodotto ricchezza per lo Stato. Di fronte a questo, non abbiamo mai ricevuto alcun sostegno pubblico”, ha sottolineato Il Presidente di AssoConcerti Bruno Sconocchia, “anche se non sono di certo mancate le dichiarazioni di principio. Crediamo sia venuto il tempo perché la politica passi da un riconoscimento formale ad uno sostanziale: chiediamo uno strumento di politica industriale che possa supportare un settore importante per la cultura, che contribuisce alla fiscalità generale, con una elevata valenza occupazionale e
un’importante ricaduta sul territorio, anche nel settore turistico, e che durante la pandemia ha visto l’azzeramento del proprio reddito. Ci preme infatti sottolineare che i numeri così importanti dei maggiori ricavi di questi due ultimi anni non hanno ancora permesso neppure il recupero del fatturato perso nei due anni precedenti”, ha proseguito. “Abbiamo sempre sostenuto l’ipotesi di un doppio binario: il finanziamento diretto, attraverso il Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo, già previsto dalla legislazione attuale, per quelle realtà no profit che strutturalmente necessitano di un supporto per raggiungere un pareggio di bilancio, e d’altra parte, l’introduzione per il
settore privato dello strumento del tax credit, già utilizzato ad esempio per le aziende del settore del cinema e dell’industria fonografica e audiovisiva, aziende anch’esse, come quelle dei nostri associati, che operano sul mercato”.
Al Convegno è intervenuto il Ministro Alessandro Giuli, con i saluti istituzionali del Sottosegretario di Stato alla Cultura, On. Gianmarco Mazzi, del Vice Presidente della Camera, On. Giorgio Mulé, del Presidente della Commissione Cultura del Senato, Sen. Roberto Marti,