“Il Codice dello Spettacolo rappresenta un’opportunità molto significativa che il nostro mondo attende da tempo e che ora non possiamo permetterci di sprecare”. È quanto ha dichiarato Francesco Giambrone, Presidente dell’AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo), intervenendo all’incontro ospitato presso l’Università LUISS di Roma dal titolo “Lo sviluppo competitivo delle Fondazioni lirico-sinfoniche. Il senso e il valore dell’offerta lirico-sinfonica italiana”, organizzato da ALSOG LUISS, ANFOLS.
Giambrone ha sottolineato l’importanza dell’avvio della discussione sulla prima bozza del Codice, consegnata alla Conferenza Unificata dal Sottosegretario Mazzi: “È un passaggio che aspettavamo da anni, qualcosa che sembrava simile all’attesa di Godot. Chissà, forse questa volta Godot arriva davvero”.
Nel suo intervento, il presidente AGIS ha posto l’accento sulla necessità di definire con chiarezza il quadro giuridico e finanziario entro cui operano le Fondazioni lirico-sinfoniche e l’intero comparto dello spettacolo: “Servono certezze sulla figura giuridica, che oggi oscilla in maniera ambigua tra pubblico e privato. E servono certezze di un finanziamento triennale stabile. Ma soprattutto, è urgente riconoscere il valore reale del nostro lavoro, che va ben oltre i numeri”.
“Lo sviluppo competitivo – ha aggiunto – non può basarsi solo su parametri quantitativi. Le nostre attività producono un impatto intangibile e profondo: parliamo di inclusione sociale, contrasto alla dispersione scolastica, lotta alla criminalità organizzata, sviluppo, occupazione. Tutto ciò non si misura con un algoritmo”.
Giambrone ha infine lanciato un appello a costruire un grande patto tra lo Stato, le istituzioni territoriali e gli enti culturali e di spettacolo, “fondato sulla fiducia, sulla condivisione di una visione di Paese e su un progetto comune per il futuro del Paese”.