condividi

Rilanciare il Cinema d’autore e d’essai

16.05.2022 – Nel momento in cui sta per prendere il via il Festival di Cannes, che torna ad essere la grande vetrina del cinema d’autore europeo e mondiale, la Federazione Italiana dei Cinema d’Essai (FICE) invita ad interrogarsi sullo stato di difficoltà che continua ad attanagliare il cinema del nostro Paese, in particolare per il mancato ritorno in sala di una consistente fetta del pubblico che aveva frequentato i cinema prima della pandemia.

A distanza di oltre due anni, e dopo le misure restrittive adottate dal Governo che hanno incluso anche lunghi periodi di chiusura e che non hanno paragoni con il resto dei paesi europei, è arrivato il momento di invertire la rotta rispetto a una tendenza che può e deve essere fermata, pena la messa in pericolo del patrimonio di sale cinematografiche italiane. Patrimonio per fortuna composto ancora da centinaia e centinaia di sale che si impegnano a programmare cinema d’autore e d’essai, e che oggi sono quelle maggiormente in difficoltà, anche a causa della mancanza di film capaci di intercettare un pubblico stanco di opere ripetitive, forse pensate più per una platea televisiva che per il pubblico cinematografico. Questo anche a causa di provvedimenti che hanno incrementato a dismisura la produzione di “opere audiovisive” e praticamente annullato le finestre tra l’uscita in sala e i successivi passaggi televisivi.

Per questo è necessario che al più presto, così come richiesto anche da importanti esponenti della distribuzione e rappresentanti parlamentari, si introduca un congruo intervallo tra l’uscita al cinema e quella delle piattaforme di almeno 180 giorni, così come occorre pensare a un piano straordinario di tre anni che si ponga come obiettivo la riconquista del pubblico. Dando anche un giusto seguito alle parole pronunciate dal Presidente Mattarella in occasione dei David di Donatello, per salvaguardare il ruolo sociale, aggregativo e culturale delle sale.

Solo un grande processo che veda il Ministero della Cultura ripensare gli investimenti destinati al cinema, rimettendo realmente al centro la funzione della sala cinematografica, può ridare slancio a una produzione fin troppo appiattita su opere audiovisive di scarso interesse per il pubblico cinematografico. Occorre farlo ora sfruttando anche la vetrina di Cannes, dove saranno presenti alcuni dei nostri più importanti autori, a partire da Martone e Bellocchio.
“La FICE – dichiara il Presidente Domenico Dinoia -, insieme a tutte le sale associate, farà di tutto per continuare a dare visibilità al cinema indipendente e d’essai così come previsto dalla legge cinema, per promuovere la cultura cinematografica e garantire un pluralismo di offerta che dia spazio a tutte le cinematografie, a partire dai giovani talenti italiani”.