20.07.2021 Questa mattina Federvivo – Federazione delle attività di spettacolo dal vivo aderenti ad AGIS – ha scritto al Ministro della Cultura, On. Dario Franceschini, per esprimere il proprio punto di vista in tema di utilizzo del Green pass.
La Federazione si è detta unanimemente favorevole a considerare l’accesso ai luoghi di spettacolo attraverso il green pass che attesti l’avvenuta vaccinazione, l’esito negativo del tampone entro le 48 ore prima della manifestazione o l’avvenuta guarigione dal Covid 19 nei sei mesi precedenti l’evento, purché tale misura riguardi, come in Francia, tutti i settori produttivi e non solo alcuni, onde evitare penalizzazioni solo per certi comparti nonché un danno d’immagine nell’essere percepiti come luoghi insicuri.
Tale vincolo alla partecipazione dovrebbe, però, essere definito a partire dalla seconda metà di settembre per evitare problemi agli eventi in corso che avrebbero numerose difficoltà nella gestione dei biglietti già venduti.
Il Green pass, inoltre, dovrebbe essere – secondo Federvivo – una delle misure rientranti in un pacchetto più generale di azioni volte ad incoraggiare il ritorno del pubblico ad una piena fruizione dello spettacolo dal vivo attraverso campagne promozionali (come ad esempio Pubblicità progresso sui canali Rai) in cui coinvolgere come testimonial gli autorevoli rappresentanti del comparto sanitario e scientifico mediaticamente più esposti, e a favorire interventi normativi di incentivazione fiscale sull’acquisto dei biglietti per sostenere la domanda.
Federvivo chiede che contestualmente alla eventuale adozione del Green pass vengano superati i limiti fissati per la capienza dei luoghi di spettacolo al chiuso e all’aperto, così come l’obbligo dell’utilizzo della mascherina per la durata dello spettacolo.
Oltre che per gli spettatori, il green pass, a giudizio di Federvivo, dovrebbe valere anche per i lavoratori dello spettacolo, superando l’obbligo dei tamponi previsto dall’all. 26 del dpcm del 2 marzo u.s., ritenendo significativamente attenuato, attraverso tale certificazione, il rischio di contagio tra gli artisti e le maestranze.
Federvivo ha, infine, sollevato il problema legato ai minori di 12 anni per i quali, non potendo ottenere il green pass perché ad oggi non vaccinabili, dovranno avere la possibilità di partecipare agli spettacoli, in particolare in riferimento alle attività di teatro ragazzi.