17.04.2020 – “L’assemblea delle residenze riconosciute dall’art. 43 del DM 27 luglio 2017, che si è autoconvocata e riunita online lo scorso 7 aprile, ha prodotto un documento di cui è giusto riconoscere l’importanza”.
Lo si legge in un comunicato stampa dell’A.N.C.R.I.T. – Associazione Nazionale delle Compagnie e delle Residenze di Innovazione Teatrale (nella foto Gimmi Basilotta, il suo Presidente).
“Come ANCRIT sappiamo bene che le Residenze portate storicamente avanti dalle compagnie di innovazione teatrale e/o da altre tipologie di comunità hanno svolto nei diversi territori del Paese un ruolo utile e importante, che ha permesso di far emergere la ricchezza di un patrimonio culturale plurale, composto da una molteplicità di anime artistiche e di risorse umane. Crediamo che questa ricchezza di esperienze sia non solo da sostenere e valorizzare, ma, in questo tempo drammatico che stiamo vivendo a causa dell’emergenza Covid-19, sia da proteggere con decisione. Siamo però convinti che la funzione del sistema delle Residenze, al centro di una riflessione ampia che si è consumata almeno negli ultimi 15 anni con dibattiti, pubblicazioni, festival e convegni, possa e debba continuare a essere oggetto di confronto, al fine di adeguare l’articolato ministeriale futuro, con l’obiettivo di ottimizzare e armonizzare questa complessità e ricchezza del sistema italiano riconoscendola in quanto tale, senza appiattirla e soprattutto valorizzando l’ampio quadro di attività che svolge”.
“Se le esperienze di Residenza riconosciute e sostenute dall’art. 43 raccontano come l’azione artistica dedicata alla sperimentazione e alla creazione di processi creativi di respiro anche internazionale possa regalare nuovo senso ai linguaggi dello spettacolo dal vivo e dell’arte – continua il comunicato-, questo stesso nuovo senso deve essere riconosciuto alle comunità di artisti che nei diversi territori sviluppano da sempre quell’azione che arricchisce la loro produzione teatrale”.
“Riteniamo sia utile accogliere e ridare forza a quella parte della riflessione che ha raccontato in numeri la ricchezza del poliedrico sistema di residenza italiano. I monitoraggi della Fondazione Fitzcarraldo di Torino, operati in alcune regioni nel periodo 2010/2017, restituiscono un quadro ancora più vantaggioso per la crescita e il riequilibrio dei tanto diversi territori italiani. Dai monitoraggi emerge chiaramente come le Residenze siano state in grado di coinvolgere le comunità ottenendo risultati di tutto rispetto, quali:
- la moltiplicazione delle giornate di apertura di tanti teatri pubblici, la formazione di nuovo pubblico, che per il 61% è under 30;
- l’allargamento della circuitazione a beneficio della Drammaturgia Contemporanea e del Teatro Ragazzi, comparti tradizionalmente più deboli;
- l’aumento significativo di pubblico pagante;
- la diffusione capillare e costante permeante di un processo di formazione intorno ai linguaggi del teatro e della musica”.
“Queste riflessioni – conclude il comunicato stampa – da sempre sono parte del pensiero politico dell’ANCRIT e costituiscono una delle basi del confronto della nostra Associazione con gli altri attori del sistema nazionale dello Spettacolo dal vivo e con il MiBACT, in vista della ripresa delle attività e dell’emanazione del nuovo Decreto Ministeriale”.